Camryn: C08

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Camryn: C08

----- 8 -- Ho bussato alla porta del mio vicino. Potevo sentire Corey correre giù per le scale. Erano passati due giorni dal tempo irreale che avevo trascorso con Camryn. I miei genitori hanno insistito perché passassi un po' di tempo con loro durante il fine settimana, quindi non andrò a trovare i vicini. Adesso però era lunedì; dovevano lavorare, quindi ho avuto il mio tempo libero con Camryn e Corey – più o meno. Sfortunatamente quel giorno ero così incredibilmente nervoso. Camryn era fuori con sua madre dal dentista. Si stava riempiendo una cavità. Avrebbe anche raccontato a sua madre della gravidanza. Sapevamo entrambi che non potevamo nasconderlo e abbiamo pensato che sarebbe stato meglio farlo uscire adesso. Forse il mio recente incidente mi avrebbe procurato un po' di pietà. È stato facile per me essere d'accordo con lei nel dirlo così presto, ma ora, ora desideravo essere nella mia stanza sul pavimento a morire lentamente. Volevo morire; l'ansia mi stava uccidendo. Oh Dio, perché è successo questo? È stata tutta colpa di Corey. Tutto il male in qualche modo ruotava attorno a lei. Tuttavia era difficile restare arrabbiato con lei; non ha mai avuto intenzione di fare niente di male. Potrei perdonarla per tutto, tutto, tranne forse questo. Perché? Corey mi ha aperto la porta. Non sapeva della gravidanza. Al telefono, Camryn e io abbiamo concordato che non avrebbe dovuto saperlo; potrebbe accidentalmente sbagliare e dirlo presto. Avrei dovuto dirglielo allora, con noi soli prima che qualcuno tornasse, mentre Camryn lo diceva a sua madre. Non volevamo che Corey lo sentisse da sua madre e si lasciasse prendere dal panico; confessando tutto quello che era successo tra noi tre per una sorta di paura. Corey mi ha portato in casa e ha chiuso la porta. "Abbiamo solo circa un'ora da soli, quindi dobbiamo sbrigarci", disse ansiosamente. Manca un'ora intera; Non avevo fretta. Potrei raccontarle tutto in cinque minuti. Non volevo davvero dirglielo adesso e restare seduta in un silenzio imbarazzante o mentre lei implorava perdono per un'ora. Potevo anche fare quello che voleva, me lo aspettavo più della metà. Saltò all'ingresso della cucina e gettò un libro sul tavolo prima di correre verso il divano mentre si toglieva i vestiti dal corpo. Ho camminato dietro di lei. Saltò sul divano completamente nuda. "Corey", ho iniziato, "puoi semplicemente succhiarmi oggi?" Poteva vedere la paura sul mio volto. Se sua madre avesse ribaltato la gravidanza di Camryn, avrebbe potuto portare Corey dal ginecologo e l'ultima cosa che volevo trovassero era il mio sperma dentro di lei. "Perché?" “Voglio solo provare qualcosa di nuovo e diverso, tutto qui. Pensavo che avresti voluto provare a eclissare Camryn succhiandomi." Mi ha guardato, ha provato a guardarmi attraverso. "Ecco, comincio." Mi inginocchiai e infilai la faccia tra le sue gambe. Era così piccola. Mettere il mio pene dentro di lei non era male, era così stretta; Ne trarrei piacere anche se dormivo. Leccarla laggiù era diverso. Oh beh, era così piccola che mi sarei leccata una crepa, non poteva essere così grave. Ho spinto la mia bocca nella sua fessura, l'ho aperta e l'ho leccata per tutta la sua lunghezza. Tutto il suo corpo si tese e tremò. "Wow, mi piace molto il diverso!" ansimò. Ho continuato a leccarle la piccola fessura. Tutto il suo corpo tremava, aveva quasi convulsioni. Ho premuto le mie labbra in una O attorno alla fessura e ho spinto dentro di lei quanto più contatto possibile con la lingua. Poi ho iniziato a insaponarle la vagina in modo casuale. Ha cominciato a saltarmi in bocca. Le sue mani erano sulla mia testa e mi spingevano ancora di più verso di lei. Stavo respirando respiri caldi e pesanti dal mio naso su di lei mentre continuavo a ricoprire il suo intero organo riproduttivo con la mia saliva calda. Il suo humping stava diventando più violento. Le ho strofinato la mano sinistra sullo stomaco fino al petto. Delicatamente, l'ho tenuto lì, trattenendo il suo corpo nudo sul divano. Deve aver trovato quella sensazione meravigliosa. Ho appena sfiorato i suoi due capezzoli con le dita tese quando le intrusioni sul mio viso sono diventate più violente. Iniziò a gemere selvaggiamente. Nel mio palmo potevo sentire il suo cuore battere in modo maniacale. Le sue ginocchia si agitavano dentro e fuori mentre continuava a sgroppare nella mia bocca. Alla fine rallentò e si fermò. Le sue gambe caddero flosce ai lati. Ho succhiato le mie labbra e ho baciato la sua fessura. Era completamente fradicio. Era la mia saliva, ma ora aveva un sapore un po' diverso, vi era stato aggiunto qualcosa di nuovo, solo un vago sapore. L'ho baciata delicatamente dalla sua vagina, fino alla pancia. Ho continuato sul petto e sul collo. Mi sono soffermato lì. Sembrava che le piacessero i miei baci lì. L'ho baciata in diversi punti, su tutto il collo prima di spostarle il mento fino alle labbra. La sua lingua si incastrò immediatamente nella mia bocca. Era come se stesse cercando qualcosa in esso. Mi leccò i denti e la lingua per pulirmi prima di staccarsi. "Ecco perché ti piace essere succhiato, è così bello", ha parlato. Le sue mani si sollevarono verso la mia cintura. “Tira giù e basta”, dissi, “lo tengo abbastanza largo da poterli semplicemente tirare su e giù. È fastidioso giocherellare con la cintura ogni giorno. Sembrava abbastanza felice e mi ha afferrato i lati dei pantaloncini e li ha strappati con i boxer. Lei guardò il mio pene e sorrise. "Vedo che ti è piaciuto quasi quanto a me." Sono arrossito un po'. Lei si alzò e mi spinse sul divano. Mi sono seduto. "Stendersi." Ho obbedito. Lei si arrampicò sulle mie gambe e la sua bocca si avventò sul mio pene. Abbassai lo sguardo sulla sua testa che dondolava. Tutto quello che potevo vedere erano i suoi capelli. Volevo vedere il suo corpo, il suo corpo nudo. “Voltati”, dissi. Lei se n'è andata. "Che cosa?" "Passa sul mio corpo, non sulle mie gambe." Lei mi guardò, poi sorrise. Lei scese dal divano e poi tornò sopra il mio petto. Ha preso il mio pene con le sue due piccole mani e ha guardato in basso tra di noi. "La vista è migliore adesso?" "Tanto." Ha spostato la mano superiore su quella inferiore afferrando il mio organo e poi se lo è infilato in bocca. Era così calda. È stato così bello. Non riuscivo a capire perché mi piacesse così tanto il suo corpo adesso; era come se fossi sotto una droga euforica. Dal suo mento ondeggiante, giù per i suoi seni inesistenti, oltre la sua pancia quasi concava, e anche la sua vagina scintillante, i miei occhi rotearono su di lei. La sua fessura era ormai a pochi centimetri dalla mia bocca. Avrei voluto leccarlo di nuovo. Ho allungato le braccia. Corey sussultò quando l'alluminio freddo della mia stecca le toccò la schiena. L'ho sollevato e, usando il braccio di quella mano, ho guidato il suo sedere verso il mio viso. Questa volta, sussultò mentre la mia lingua stabiliva un nuovo contatto con il suo organo riproduttivo. Potevo sentire l'aria calda dei suoi sussulti scorrere lungo il mio pene inzuppato di saliva. Le piccole mani di Corey tenevano fermo il mio organo nella sua bocca. Spinsi la lingua sempre più forte nella fessura che avvolgeva la mia bocca. Ho sfondato. Corey gemette così forte sulla punta del mio pene. Lei è stata fantastica. Ho leccato su e giù l'interno della sua vagina. La punta del mio pene era appoggiata sul palato di Corey mentre lei lo canticchiava. Ho rilasciato un gemito ronzante nel suo buco diviso, rilasciando piccole vibrazioni lungo tutto il suo tunnel. Ha iniziato a stringere forte la base del mio pene con le mani. Il suo sedere si spinse indietro. Mi stava di nuovo scopando la faccia. Ho alzato i fianchi un paio di volte per darle l'indizio di non dimenticarsi di me. Ha capito e ha ripreso rapidamente a succhiarmi. Adesso mi era devota; voleva farmi sentire bene. Una delle sue mani si ritirò dalla mia asta e potevo sentirla giocare dolcemente con i miei testicoli. Ogni volta che abbassava la testa su di me, giuro che andava un po' più in profondità. La mia lingua leccò e succhiò la pelle più tenera appena dentro la sua vagina appena usata. Era stupefacente, era così liscio, glassato in un fluido dolce; era inebriante. Il suo sbattermi contro la faccia non faceva altro che rendere il tutto ancora più eccitante. Il fatto che la stessa ragazzina mi succhiasse il cazzo rendeva deboli tutti i muscoli del mio corpo. Stavo per esplodere, e presto. “Mmm mmmm mm mmm.” Sto per venire; questo è quello che volevo dire. Parlare nella sua vagina non era molto efficace. Lei gemette di gioia. Ho provato ancora una volta. Mi ha infilato la fessura in bocca e mi ha spinto con tutto il suo peso. Lentamente cominciò a volteggiarmi in faccia. Potevo sentire la sua vagina che pulsava dentro. La mia lingua poteva sentirlo. Il liquido le colò fuori. La sua lubrificazione naturale da ragazza mi gocciolava in bocca. Stava avendo un orgasmo sulla mia lingua. Stava succhiando il mio pene come la caramella più grande del mondo, una reazione innata per vivere l'euforia orgasmica che stava avendo. La sua lingua rotolò attorno alla mia asta. Ho subito iniziato ad avere spasmi e ad inseminarle la bocca. Il mio sperma caldo si riversò dentro di lei; giù per la gola, sulla lingua, sul tetto. Ha iniziato a soffocare e a tossire. Sono rimasto a succhiare il suo organo gocciolante. Ho spruzzato una linea dopo l'altra di sperma nella sua bocca. Alla fine ha smesso di tossire e ha iniziato a raccoglierne una pozza in bocca con la gola chiusa. Il mio pene si stava crogiolando in una sauna riscaldata dalla bocca di quella ragazzina che faceva scorrere il mio sperma tra i suoi denti. I miei flussi di sperma si sono trasformati in impulsi di melma. La sua bocca però continuava a succhiare; era come se fosse tutto ciò che sapeva fare. Spinta in un incredibile orgasmo nel bel mezzo di quell'unica cosa, la spinse a continuare in un ciclo interrotto. Un oggetto di conforto con cui giocava quando tanta felicità la riempiva. Non mi avrebbe lasciato andare. Ho iniziato a sentirla deglutire. Tirai la lingua dal suo corpo e leccai il dolce liquido rimasto su di lei. «Tutto pulito qui», dissi. "Dammi solo un minuto", rispose bruscamente Corey sul mio pene fradicio. Immediatamente dopo aver parlato, ho sentito la sua bocca staccarsi dalla mia asta e la sua lingua aspirare attorno alla base del mio pene e sopra le mie palle. Ho alzato gli occhi al cielo. Ha sollevato il sedere da me. Abbassai lo sguardo tra i nostri corpi e la trovai a fissarmi il viso mentre si leccava il lato della mano. Accidenti, come ho fatto ad essere così fortunato? Corey si allontanò da me. "Sarà meglio che ci vestiamo", disse. "Oh, Camryn ha detto che dovevi parlarmi di una cosa." Ho grugnito un "sì" e mi sono seduto, ricordando tutto l'inferno che la mia vita stava per attraversare. Mentre mi alzavo e mi tiravo su pantaloncini e boxer, Corey si mise le mutandine, i pantaloncini e la maglietta. "Oh cavolo, avrei dovuto restituire il libro al signor Youngs prima che la mamma tornasse a casa oggi", ha detto. Stavo diventando ansioso adesso. Volevo solo spifferare tutto e farla finita. Non sapevo di poter passare da uno sballo sessuale a un attacco quasi di ansia così velocemente. "Per favore, sbrigati, è importante", dissi prima di tremare e rimettermi la maglietta. "Devo solo attraversare la strada e tornare indietro, solo un minuto." Corse al tavolo per prendere un libro e saltò verso la porta d'ingresso a piedi nudi. L'aprì e corse fuori. Volevo così tanto che si sbrigasse. Il mio istinto mi stava uccidendo. Avevo bisogno di tirarlo fuori. Ho iniziato ad avere una brutta sensazione. E se la loro mamma fosse arrivata quando Corey era ancora fuori? Merda. Dovevo davvero calmarmi. Mi stavo facendo venire voglia di vomitare per l'angoscia. Fuori ho sentito il rumore dei pneumatici che strappavano il marciapiede. Un tonfo sordo. Ho fatto esplodere il busto per guardare fuori dalla finestra. Dio mio! La mia mente e il mio corpo si separarono. Mi alzai dal divano e volai verso la porta d'ingresso. Sono esploso fuori casa come un colpo di mortaio. Corsi in strada davanti all'auto ferma. Fanculo! Fanculo! Fanculo! Ho preso Corey. Non si stava muovendo. Il suo braccio era deformato; in frantumi, qualcosa. Non si stava muovendo. Fanculo! Fanculo! Respirava? Non saprei dirlo. Sembrava morta. Metà del suo corpo stava diventando viola, forse nero. Fanculo! “COREY!!” Ho urlato: "COREY!" Ho ammirato una ragazza non molto più grande di me. Teneva tra le mani un cellulare aperto. Era senza parole. Lei stava piangendo. 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